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CIVIDALE. Ladri di biciclette... addio. Almeno in stazione. Impossibile, d'ora in avanti, "prelevare" due ruote dalle rastrelliere posizionate all'ingresso del capolinea cividalese senza finire nell'occhio di una telecamera d'avanguardia; sorveglianza "parallela" avviene sul lato opposto, ovvero in corrispondenza del termine dei binari e in direzione dell'incrocio, retrostante, fra viale Libertà, via Foramitti e via Duca degli Abruzzi.

Ieri l'attivazione della strumentazione, donata alla Fuc dalla Md Systems srl di Udine: di ultima generazione, appunto, i macchinari (5 Megapixel e infrarossi per il funzionamento notturno) offrono una panoramica decisamente ampia, che dal punto d'osservazione specifico può allargarsi fino alla rotonda di via Foramitti e agli edifici della Banca di Cividale, da un lato, e dall'altro fino alla statale e allo snodo sopra citato.

«E' un progetto sperimentale - commenta l'amministratore unico delle Ferrovie Udine Cividale, Maurizio Ionico -, lanciato nel segno della prevenzione e attivato in collaborazione con le forze dell'ordine, che potranno, all'occorrenza, utilizzare le informazioni registrate».

La Fuc, per parte sua, potrà visualizzare la situazione "live" in via continuativa, osservando gli "scorci" in contemporanea o singolarmente. Freschissimo d'avvio, dunque, il servizio potrebbe registrare, in futuro, anche «un potenziamento».

Già così, comunque, il passo avanti è significativo, posto che fino a questo momento la stazione non disponeva di alcun sistema di sorveglianza: non a caso il tema era stato sollevato - tempo addietro - dalla minoranza consiliare, che aveva posto l'accento, in particolare, sull'intramontabile fenomeno dei furti di bici. «Le telecamere installate forniranno certamente, in tal senso, un valido aiuto - rileva il dirigente del commissariato cittadino, Michelangelo Missio -. Risultano altresì preziose per ragioni di ordine pubblico: ricordo, a titolo di esempio, che nel giorno del concerto di Ligabue, due estati fa, in stazione era transitata una folla enorme. Anche in condizioni di normalità, del resto, qui si registrano flussi costanti...».

Insomma: un indubbio deterrente, il doppio "occhio", e per logica conseguenza un buon aiuto sul fronte della pubblica sicurezza.